Il sonno è un processo fisiologico di riposo dell’organismo, la cui qualità garantisce il nostro benessere psico-fisico durante la giornata.
Dal punto di vista ergonomico, quando si sta bene, la posizione ideale per dormire dipende dalle abitudini personali (come siamo abituati ad addormentarci, se durante la notte stiamo fermi o ci muoviamo…) e dalle condizioni del momento (respirazione, digestione, circolazione, battiti cardiaci…).
Tuttavia se al risveglio mattutino siamo indolenziti, doloranti a collo o schiena o abbiamo formicolio a mani o piedi, vuol dire che durante la notte abbiamo mantenuto una posizione non corretta, non allineata che ha stressato le strutture muscolo tendinee e/o neurali.
E’ quindi possibile adottare qualche accorgimento per evitare o minimizzare questi sintomi, trovando la posizione corretta o meno dolorosa, e utilizzando uno o più cuscini posizionati sotto le gambe, sotto la pancia, schiena o collo.
Per chi soffre di mal di schiena: è consigliato dormire di lato con ginocchia piegate, anche con un cuscino in mezzo alle ginocchia, per rilassare la zona lombo-sacrale.
Un altra posizione da provare è quella supina ovvero a pancia in su con cuscino sotto le ginocchia; anche questa posizione detende e scarica la parte bassa della schiena.
Per chi non può rinunciare a dormire prono (a pancia in giù) si può mettere un cuscino sotto la pancia per non inarcare troppo la zona lombare.
Usate un materasso adatto a voi, che solo voi potete trovare: sono sconsigliati troppo morbidi che si infossano, e anche quelli troppo rigidi. La soluzione migliore è utilizzare un materasso di media morbidezza posto su una base rigida (doghe).
Per chi soffre di male al collo NON è consigliato dormire a pancia in giù perché il rachide cervicale è costretto a rimanere per molte ore in rotazione rischiando di svegliarsi con il torcicollo.
Se si dorme a pancia in su è consigliato un cuscino non troppo alto (se la curvatura cervicale è nella norma e non c’è ipercifosi toracica).
Se si dorme di lato, il cuscino deve essere alto come la distanza che va dalla nostra spalla all’orecchio per mantenere l’allineamento della testa con il corpo.
E infine non dimentichiamoci: per alzarsi dal letto girarsi prima di lato, verso la parte del letto da cui si desidera scendere; poi portare le gambe fuori dal letto e contemporaneamente spingersi con le mani verso l’alto per raddrizzarsi nella posizione seduta. Lo stesso procedimento per stendersi nel letto.
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